IL PUNTO DI VISTA DEL TIFOSO

 

Cari fratelli rossoblu, io credo che più che le ultime nove pessime prestazioni in campionato (togliamo quella contro l’Inter) quello che sta irritando, se non addirittura offendendo, i tifosi del Cagliari sono le parole. Un twit del presidente Giulini all’inizio del 2020 invitava noi tifosi a prepararci ad un anno speciale, le parole di ieri di Maran invece dicevano in sostanza che noi tifosi siamo stati abbagliati da risultati eccezionali per una squadra come la nostra che invece è destinata a tornare ai livelli degli anni precedenti, tutto questo dopo che Giulini e Carli gli hanno fatto una campagna acquisti estiva che mai si sarebbe sognato nella sua carriera. E Giulini zitto, e Carli zitto: piena fiducia a Maran.

Altra dichiarazione post-gara del nostro mister: abbiamo perso per una prodezza di Mertens. No, caro Maran, abbiamo perso perché non abbiamo mai, dico mai, dato il minimo segnale di volerla vincere la partita col Napoli. Non so voi altri, ma io ieri non ho avuto un sussulto, non ho avuto un momento di partecipazione emotiva e quando Mertens ha segnato ho preso la cosa con la dovuta rassegnazione e senza nutrire la minima speranza che potessimo riprendere la partita (più o meno come domenica scorsa a Genova).

Del resto per cosa mi sarei dovuto emozionare, per un ritmo da campionato dilettanti? Per una serie infinita di retropassaggi o di passaggi orizzontali? Per una squadra che ha rinunciato agli esterni offensivi e ha lasciato solo Simeone a sbrogliare la matassa in avanti? Un atteggiamento da partite anni settanta, quando con uno 0-0 si potevano salvare capre, cavoli e soprattutto panchine. Ma oggi non è più così e la prodezza di Mertens la devi mettere a conto prima, ecco perché devi cercare di segnare più gol possibili all’avversario. È un concetto talmente scontato che tutti gli allenatori delle squadre minori lo hanno acquisito e lo mettono in pratica.  

Ho taciuto su Maran per molte partite ma oggi non posso più farlo: sono stufa di questo calcio stantio, senza idee e per di più improduttivo.  Ci sono molti esempi di squadre che hanno fatto un girone d’andata da Champions e poi sono finite in B o quasi: ricordo il Pescara di Galeone, il Parma di Malesani, fino alla Fiorentina dello scorso campionato, quindi c’è da stare ben poco tranquilli, perlomeno io non lo sono affatto. E quantunque raggiungessimo la famosa tranquilla salvezza, magari piazzandoci al decimo posto (posizione che lo scorso anno Maran e compagni fallirono miseraente contro l’Udinese) si tratterebbe comunque di una stagione che tradirebbe premesse e promesse. Altro che Centenario!

Domenica prossima rientreranno Rog, Ceppitelli e Nainggolan e andremo a giocare a Verona (vera squadra rivelazione in questo momento): io dico che Maran non potrà né dovrà avere più alibi. Un’altra debacle sarebbe assolutamente inaccettabile per noi tifosi, non aggiungo altro.         

 
Emidio D’Amato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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